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Il generative design aiuta gli architetti a risolvere più rapidamente problemi complessi

E se ci fosse un modo per utilizzare la tecnologia non solo come strumento di progettazione ma anche come partner di progettazione? In effetti un modo esiste, grazie alla tecnologia del generative design. Ascoltiamo il team di Generative Design, Architettura, Ingegneria e Costruzioni di Autodesk per scoprire quali nuove opportunità offre l’architettura generativa ai progettisti e come questa potrà trasformare il modo in cui gli architetti disegnano gli edifici.

[Trascrizione video]

Zach Kron, Product Line Manager, Autodesk: Da piccolo pensavo che sarei diventato uno scienziato, circondato da becher e calderoni fumanti. Beh, la realtà non è poi così diversa. I calderoni fumanti sono pieni di codici.

Lilli Smith, Senior Product Manager, Autodesk: Collaboro con molte persone davvero intelligenti e amo il fatto di poter contribuire a trasformare concretamente il modo di lavorare degli architetti.

Varvara Toulkeridou, Senior Research Engineer, Autodesk: Amo il mio lavoro perché mi permette di dedicarmi alle mie passioni e mi dà l’opportunità di contribuire al futuro di questi strumenti.

Ritengo che il motivo più convincente per cui passare alla progettazione generativa sia la necessità di trovare metodi per costruire di più in meno tempo realizzando ambienti abitabili di alta qualità e sostenibili.

Kron: La progettazione generativa consente di utilizzare regole per analizzare tutte le varie possibilità progettuali.

Smith: In realtà è una metodologia o un modo di utilizzare il computer per semplificare la progettazione. Un progettista in una notte può creare e analizzare al massimo tre progetti, ma ideando un sistema di progettazione e un metodo per valutare vari progetti insieme, potrebbe riuscire ad analizzare migliaia di progetti.

Kron: Quando si iniziano progetti molto complessi con obiettivi in conflitto, in genere è necessario creare una versione e verificare se funziona, quindi crearne un’altra e verificare se funziona. La progettazione generativa ci permette di esplorare questi tipi di possibilità progettuali molto più velocemente e spesso con risultati molto sorprendenti.

Smith: Non esistevano strumenti ampiamente diffusi che consentissero agli architetti e agli ingegneri di svolgere questo tipo di lavoro. In alcuni casi, la progettazione tradizionale può essere paragonata al gioco della battaglia navale. Quando si spara un colpo, è possibile centrare il bersaglio oppure mancarlo. In quest’ultimo caso, è necessario creare un altro progetto. Questa tecnologia automatizza l’analisi simultanea di tutti i progetti e la visualizzazione di tutte le metriche.

Kron: Stiamo tentando di creare un sistema che consenta agli utenti di trovare soluzioni più efficienti, in modo che possano scegliere quelle che preferiscono anziché scegliere un’unica soluzione che li soddisfi.

Smith: Il nostro obiettivo è quello di riuscire a rendere questi strumenti più accessibili ad un numero maggiore di persone.

Kron: Una delle sfide che emerge in molte nostre conversazioni sulla progettazione generativa riguarda la progettazione di stadi. Sostanzialmente, esistono due principi in conflitto: si vogliono ospitare migliaia di persone, ma si desidera garantire a tutte una vista ottimale. In realtà esistono calcoli matematici abbastanza semplici che permettono di ottenere un valore che quantifichi una “vista ottimale”. Quindi, è possibile mettere quel valore in contrapposizione o in relazione alle dimensioni dello stadio. L’utilizzo di un sistema generativo permette di implementare quei due tipi di principi per trovare un metodo realmente innovativo per risolvere il problema.

Toulkeridou: Un esempio molto semplice riguarda la possibilità di ottenere il maggior numero possibile di posti auto in un’area di parcheggio in modo da semplificare le manovre per parcheggiare le auto. Oppure nel caso in cui si desideri inserire un determinato numero di stanze in una struttura medica, posizionandole in modo tale che ad esempio l’infermiera possa spostarsi dal punto A al punto B il più velocemente possibile.

Smith: Un altro esempio riguarda il settore della produzione. Si ipotizzi che per rivestire una superficie particolarmente ondulata si stia cercando la dimensione appropriata delle mattonelle in modo da evitare di dover usare centinaia di frammenti minuscoli. Si desidera inoltre ridurre al minimo la quantità di scarti, semplificando il più possibile la costruzione.

Toulkeridou: Prima di ottenere una soluzione, gli architetti vogliono esplorare molte varianti di progetto per poter trovare proposte progettuali in grado di soddisfare tutti i requisiti. Questo tipo di tecnologia consente loro di lavorare in modo più efficiente, nonché di tenere conversazioni più efficaci con i soggetti coinvolti.

Kron: Il settore della progettazione sta diventando sempre più complesso. I progettisti si trovano ad affrontare un numero crescente di problemi antitetici che tentano di risolvere il più velocemente possibile. Penso che una delle opportunità offerte da questo tipo di tecnologia sia quella di trovare il modo per promuovere ed espandere quel metodo di pensiero progettuale ad un numero più elevato di persone.

Toulkeridou: Sono entusiasta delle straordinarie possibilità e opportunità che questo strumento può offrire al settore e del fatto che stiamo contribuendo al suo sviluppo.