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La Torre Eiffel immersa nelle nuvole...di dati

torre eiffel

Il concorso paesaggistico “Grand Site Tour Eiffel” è stato organizzato dalla Città di Parigi in collaborazione con Autodesk, con l’obiettivo di reinterpretare, per le Olimpiadi del 2024, , la superficie che circonda per oltre mezzo chilometro quadrato la struttura che i parigini chiamano “la dama di ferro”. Gruppi interdisciplinari di architetti, rilevatori, ingegneri e project manager si sono mobilitati, ognuno con competenze uniche, presentando le proprie proposte per le rinnovazioni. Prima di questo, però, la Città di Parigi ha richiesto un modello 3D dell’intera area Torre Eiffel .

A partire dall’invenzione della fotografia e del cinema, che risale allo stesso periodo di costruzione del più famoso monumento francese, la Torre Eiffel è stata immortalata da ogni angolo. I parigini conoscono a memoria ogni singolo centimetro dell’oasi verde dominata dalla torre da loro battezzata “dama di ferro”. I 20 milioni di visitatori che ogni anno si muovono tra gli spazi verdi del Champ de Mars si porteranno sempre nel cuore questa esperienza, alla quale sono già stati avvicinati nel corso degli anni dall’immaginario collettivo e dal cinema.

Un concorso di alto livello

Con l’aiuto di Autodesk, la Città di Parigi ha immortalato questa memoria collettiva in un modo nuovo: con un modello BIM. Mossa dal desiderio di modernizzare lo spazio urbano, sempre nel rispetto della storia, la Città ha indetto un concorso nato per ridisegnare questo spazio, rivolto a gruppi di architetti, urbanisti, ingegneri, paesaggisti e sociologi.

modello 3D Torre Eiffel
Rendering virtuale della Torre Eiffel e della zona pedonale circostante. Per gentile concessione di GP+B.

La gara ha messo in luce una duplice sfida. Nel quadro del proprio lavoro di progettazione, infatti, i candidati sono stati chiamati, da un lato, a catturare da ogni angolo la torre e l’area circostante; dall’altro, a dare vita ad un progetto che confluisse in un approccio partecipativo. Ogni progetto doveva offrire alla giuria ed ai parigini la possibilità di fare un tour di realtà virtuale della zona, che permettesse di esplorare le proposte ricevute ed abituarsi alla proposta del futuro vincitore.

Nonostante l’unicità di ogni singola proposta studiata nel minimo dettaglio, tutti i canditati hanno utilizzato come base per il proprio lavoro lo stesso modello digitale, potendo così competere ad armi pari, in termini di topografia, tecnologia e tecniche a disposizione.

tour Eiffel au crépuscule

Un rilievo topografico dettagliato

Lo studio Gexpertise, con sede nella regione Île-de-France, ha lavorato diverse settimane per ottenere il modello 3D. Tramite un processo fotogrammetrico, con l’aiuto di scanner laser terrestri e mobili (usando una tecnica conosciuta anche come scansione laser o LIDAR), droni e macchine fotografiche posizionate su piattaforme aree, Gexpertise ha acquisito una nuvola di punti globale della topografia completa del sito.

“Oltre al valore culturale e simbolico del sito, l’acquisizione di dati ha rappresentato una richiesta senza precedenti, data la portata del progetto e la sua dimensione collaborativa”, spiega Pauline Barbier, direttore associato della divisione di modellazione di Gexpertise.

La Torre Eiffel costituita da nuvole di punti: per rilevare il monumento parigino ci sono volute centinaia di ore di acquisizione dati, generando ben 10,3 miliardi di punti. Per gentile concessione di Gexpertise.
 
Per gentile concessione di Gexpertise.
 
Per gentile concessione di Gexpertise.

La precisione dei rilevatori è stata particolarmente preziosa, dal momento che la topografia di questi 54 ettari si è rivelata essere molto più complessa del previsto. Dettagli come le pendenze, i sentieri di ghiaia, le vie pedonali, le strade ed i marciapiedi, le 425 panchine, le 560 illuminazioni, le 25 statue, i 100 cestini della spazzatura, gli 8.200 alberi ed aiuole, e le fontane: ogni singolo elemento doveva essere studiato da vicino, registrato e strutturato, così come i quattro ponti ed i circa 1.000 edifici che fanno da cornice a questo paesaggio da cartolina. Tradotto in cifre: per l’acquisizione dei dati, registrati ed elaborati con ReCap di Autodesk, ci sono volute centinaia di ore. Dai dati raccolti sono stati generati oltre 10,3 miliardi di punti, che equivalgono a 342 GB di dati di nuvole di punti.

La torre Eiffel: un modello 3D da “scoprire, esplorare, visitare”

Una volta completato questo lavoro, il talento di Gexpertise si è unito a quello dello studio di ingegneria canadese WSP, uno specialista nella modellazione 3D su scala urbana. Con l’impiego del software InfraWorks di Autodesk per il processo di elaborazione, i rilievi hanno estratto e creato quasi 200 nuvole di punti, successivamente utilizzate per generare due modelli di realtà virtuale con il software 3ds Max di Autodesk ed il motore grafico Unreal Engine.

“La nostra missione iniziale consisteva nel produrre un modello che potesse essere utilizzato dagli architetti e dagli ingegneri in gara”, spiega Kevin Gilson, responsabile della realizzazione di questo progetto su incarico di WSP. “L’obiettivo era quello di aiutarli a comprendere il contesto reale e fungere da base per i loro progetti, nei quali dovevano considerare i vincoli paesaggistici e architettonici di un sito protetto”.

“Io stesso ho visitato più volte Parigi nel quadro dell’esecuzione del progetto”, continua Gilson. “Ritengo che, nonostante la precisione dei dati acquisiti, sia essenziale immergersi fisicamente nei luoghi ai quali si sta lavorando, così da mantenere un contatto diretto con la realtà”. In questo modo, WSP ha avuto la possibilità di collaborare a stretto contatto con gli studi di architettura e urbanistica, nonché con gli studi di ingegneria, tramite la piattaforma BIM 360 di Autodesk.

La Torre Eiffel in 3D: la topografia dei 54 ettari che costeggiano la "dama di ferro" si è rivelata estremamente complessa nella fase di modellazione 3D. Per gentile concessione di WSP.
 
Modello 3D della Torre Eiffel e dei giardini circostanti. Per gentile concessione di WSP.
 
Modello 3D della Torre Eiffel e dei giardini circostanti. Per gentile concessione di WSP.

La società canadese ha poi integrato nel secondo modello, il modello master, quelli forniti dai team concorrenti, prima di generare un modello 3D interattivo per ciascuno dei quattro progetti, fedeli al motto dell’iniziativa “Découvrir, Approcher, Visiter” (“Scopri, esplora, visita”) della Città di Parigi.

Inizia il conto alla rovescia: -3 anni al nuovo parco

Nell’ultima fase, i progetti sono stati presentati al pubblico, consentendogli di scaricarli da un apposito sito web prima ancora di farli pervenire alla giuria.

Nelle presentazioni finali davanti alla giuria, sono stati l’agenzia Gustafson Porter + Bowman e i suoi partner ad aggiudicarsi il titolo di vincitori.

L’area intorno alla Torre Eiffel verrà riqualificata tra il 2021 e il 2023. In questi tre anni, tutta l’area continuerà a essere aperta al pubblico, per permettere alla città di onorare la propria parte di mantra: “Scopri, esplora, visita”.

Informazioni sull'autore

Maxime Thomas è un editore della stampa nazionale francese specializzata per i canali radio. Uno dei suoi argomenti preferiti è la trasformazione digitale e le sue conseguenze concrete sui mestieri.

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