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Lezioni di ripresa per far uscire le attività da qualsiasi crisi

lezioni di ripresa

Tutti dicono che stiamo vivendo una crisi senza precedenti. Ma non è la prima volta nella storia recente che le attività subiscono un colpo dal quale è difficile recuperare. Allison Scott, Direttrice di Construction Thought Leadership presso Autodesk, ci spiega come costruire un solido percorso di recupero con queste cinque lezioni di ripresa.

Durante la crisi del 2008, l’industria delle costruzioni ha dovuto prendere decisioni non dissimili da quelle oggi necessarie per la ripartenza delle attività dopo il tempo in lockdown. Gli esiti di tali decisioni potranno determinare quali imprese edili si limiteranno a sopravvivere e quali riusciranno a prosperare sulla scia di questa crisi. Ecco cinque lezioni di ripresa ispirati dall’edilizia, ora come allora.

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L’autrice, Allison Scott, Direttore di Construction Thought Leadership di Autodesk. Illustrazione di Micke Tong.

1. Imparare dal passato

La Grande Recessione, che ha investito l’industria delle costruzioni dal 2006 al 2011, ha lasciato dietro di sé profondi cambiamenti. E anche una scia di imprese chiuse.

Altre imprese, invece, hanno colto la recessione come un momento per investire. Hanno investito sia nei loro dipendenti, sia in operazioni di core business. Hanno anche investito in nuove tecnologie ed in processi innovativi. Queste risorse sono state utilizzate per la formazione e l’aggiornamento dei propri team.

Successivamente, nel 2010, l’introduzione dell’iPad di Apple ha dato via ad una vera e propria esplorazione delle tecnologie per l’edilizia. Le nuove app consentivano una migliore collaborazione tra uffici e cantieri. Le imprese che hanno investito in nuove tecnologie hanno visto un grande afflusso di utilizzo di tutto quello che avevano appena adottato. E ne sono uscite vincenti.

Ad esempio, il BIM (Building Information Modeling) era agli esordi quando è iniziata la recessione. Lo Smart Market Report 2012 di Dodge Data and Analytics ha rilevato che l’adozione del BIM nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia è aumentata dal 28% nel 2007 al 70% nel 2012. All’epoca, Stephen Jones, Senior Director di Industry Insights di Dodge Data and Analytics, aveva dichiarato: “Sebbene possa sembrare controintuitivo aumentare le spese durante una recessione, la ricerca indica che l’industria sta continuando ad investire in un futuro più efficiente e produttivo adottando le tecnologie ed i processi del BIM”.

Le imprese che hanno investito del tempo ad apprendere ed implementare il BIM e gli strumenti di collaborazione nelle loro pratiche di lavoro sono state tra le prime a recuperare quando l’economia ha iniziato a riprendersi. Questo perché le imprese erano alla ricerca di approcci più intelligenti ed innovativi per gestire meglio il rischio e consentire risultati più prevedibili. Secondo la Harvard Business Review, uno studio eseguito su 3.500 aziende ha rilevato che quelle che avevano adottato misure a livello aziendale per prepararsi alla recessione, tra cui una serie di tattiche come l’adozione di strumenti digitali, hanno visto quadruplicare i ricavi durante e dopo la Grande Recessione.

2. Pensare verticalmente

Presto nel settore delle costruzioni e, più in generale anche in altri settori, assisteremo all’eliminazione di alcune aziende da parte di altre. Ci sarà un aumento delle fusioni e delle acquisizioni, come è successo con la Grande Recessione. Accadrà di nuovo con la crisi di oggi. Come mai? L’integrazione verticale porta ad un maggiore controllo e a margini migliori.

Alcune imprese di costruzione e progettazione tradizionali si uniranno e/o aggiungeranno livelli alle loro attività. Questo passaggio a modelli di business più integrati verticalmente ha senso. Quando si è più integrati verticalmente è possibile controllare la catena di approvvigionamento, il processo di pianificazione del progetto ed altro. Questo consente di avere risultati migliori con margini più ampi.

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Illustrazione di Micke Tong.

Al posto delle tradizionali fusioni ed acquisizioni, alcune aziende potrebbero prendere in considerazione collaborazioni non convenzionali. Esempi recenti – come la partnership di JLL con Google per creare una segretaria virtuale o l’accordo di Skanska ed IKEA per la costruzione di 162 case prefabbricate a basso costo – dimostrano come le aziende possono consolidare le proprie attività ampliando o trasformando i servizi offerti.

3. Prendere ispirazione dalla licenza creativa

Questa crisi ha reso più urgente l’uso di tecnologie che già consentivano alle aziende di innovare il proprio modo di lavorare. Ad esempio, il tasso di creazione di nuovi progetti in Autodesk BIM 360 Design è aumentato di circa il 350% a livello globale da metà febbraio 2020, cioè da quando si è cominciato a lavorare da casa. Tuttavia, con alcuni progetti di costruzione costretti a lunghe interruzioni, molti strumenti e tecnologie in tutti i settori vengono utilizzati in modi nuovi ed inaspettati.

I professionisti dell’edilizia sono, per propria natura, risolutori di problemi. I leader del settore dovranno mostrarsi tolleranti per far prosperare l’innovazione e la creatività senza paura di fallire”.

Ad esempio, le ispezioni virtuali con telecamere a 360 gradi agevolano il completamento di progetti entro i tempi previsti. Le telecamere di monitoraggio del sito, i droni e persino SPOT, il cane robotico di Boston Dynamics, aiutano a tenere aggiornati tutti i partecipanti ad un progetto, anche se non sono fisicamente sul posto. Integrare videoconferenze Zoom con il BIM 360 può ottimizzare la redazione dei verbali di riunione e mantenere i team organizzati. L’unione di tecnologie di streaming, video preregistrati ed animazioni in 4D sta consentendo incontri innovativi nel rispetto del distanziamento sociale. Sebbene non tutte le tappe della costruzione possano passare a un flusso di lavoro digitale, questa pandemia ha dimostrato che molte delle pratiche comuni del settore sono pronte per essere rivoluzionate.

Queste soluzioni rivoluzionarie possono provenire da quasi tutte le direzioni. I professionisti dell’edilizia sono, per propria natura, risolutori di problemi. I leader del settore dovranno mostrarsi tolleranti per far prosperare l’innovazione e la creatività senza paura di fallire. Con una licenza creativa, possiamo reinterpretare determinati flussi di lavoro o trovare soluzioni che non avevamo mai considerato prima.

4. Rendere permanenti alcune modifiche temporanee

Mentre le aziende stanno prospettando il ritorno ai cantieri ed agli uffici, i dipendenti stanno iniziando a chiedersi se potranno mantenere alcuni dei modelli di smart working che sono stati creati. Sono fermamente convinta che la risposta dovrebbe essere affermativa.

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Illustrazione di Micke Tong.

Le imprese di costruzione hanno lottato per decenni con la produttività e per attrarre e mantenere una forza lavoro diversificata e solida. Ciò dipende da tutta una serie di ragioni. Ma uno dei maggiori problemi è direttamente correlato al modo in cui si lavora in edilizia. Le squadre hanno spesso lunghi orari di lavoro, nonché scadenze stringenti in condizioni molto stressanti. Storicamente, il settore ha sempre avuto difficoltà ad attrarre, trattenere ed incrementare le future generazioni di professionisti dell’edilizia – in particolare donne e persone di colore – a causa di percorsi di carriera limitati o obsoleti, riluttanza ad accettare l’innovazione e mancanza di flessibilità.

Ma le emergenze dimostrato che una maggiore flessibilità non determina necessariamente un calo della produttività. Invece, rende le persone più appagate e libera nuovi stili di lavoro. La collaborazione può essere mantenuta o migliorata poiché i team possono sfruttare la tecnologia per risolvere i loro problemi più velocemente, ottenendo risposte in tempo reale. Il vantaggio aggiunto è il fattore personale. Si potrà attrarre e mantenere una forza lavoro più forte, più interessante e più diversificata, rendendo la tecnologia, l’innovazione e la flessibilità parte integrante della cultura della propria azienda.

5. Accettare le difficoltà

L’edilizia ha una notoria avversione per il rischio. Ciò si traduce spesso in un desiderio limitato di investimento in tecnologie od innovazione. I progetti possono durare un anno o più ed operare su margini estremamente ridotti. Questo contribuisce alla scarsa voglia di provare qualcosa di nuovo. Invece questi investimenti possono aiutare a raggiungere l’obbiettivo di completare un progetto il più velocemente possibile.

Un dirigente che non adotta questi cambiamenti culturali perderà un’opportunità. All’interno del settore edilizio, i dirigenti hanno discusso a lungo su molti di questi trend. L’importanza dell’adozione della tecnologia, l’implementazione di strumenti, lo scambio di dati. Winston Churchill ha coniato la frase “mai sprecare una buona crisi”. Uno degli elementi chiave di questo rapporto, redatto più di un decennio fa, era la necessità di grandi cambiamenti nei modelli di business. Questo per realizzare gli auspicati risultati di maggior sicurezza, qualità, comunicazione, costi, pianificazione e produttività in edilizia.

Questi concetti non sono nuovi, ma ora i tempi sono maturi. La pandemia sta facendo luce su quanto sarà importante disporre di questi elementi. Non solo per prosperare mentre il mondo si rialza a fatica. Anche per garantire un percorso vincente fino al prossimo possibile evento eccezionale all’orizzonte, qualunque esso sia.

Informazioni sull'autore

Mettendo a frutto anni di esperienza maturata nei settori delle costruzioni, dell'innovazione e del marketing, Allison sta costruendo un nuovo team incentrato sulla creazione di un'esperienza positiva e di grande impatto per i clienti, oltre che sulla promozione dell'advocacy, della fedeltà e della fiducia. Il team sviluppa e mette in pratica diversi programmi per il coinvolgimento dei clienti, dalla nostra comunità online in crescita costante ai gruppi di pari e al programma di consulenza del consiglio esecutivo. Guida il team nel riportare le intuizioni dei clienti all'interno dell'azienda, in modo da soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti del mondo delle costruzioni.

Profile Photo of Allison Scott, Autodesk Director - IT