Come creare case piccole con un grande impatto ecologico
La startup polacca Solace House sta lavorando per capovolgere l’equazione famiglie-energia utilizzando gli edifici a energia positiva: invece di case che assorbono energia per il riscaldamento e l’illuminazione, costruisce case progettate per generare più energia di quella utilizzata dai loro abitanti.
Nell’ottobre 2018, il mondo ha ricevuto un terribile avvertimento: se non si provvederà ad una drastica riduzione delle emissioni di biossido di carbonio, in soli 12 anni il riscaldamento globale raggiungerà un livello insostenibile. Secondo il rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, la produzione globale di energia da fonti rinnovabili deve aumentare del 50-60% per evitare l’innalzamento del livello del mare e tutta una serie di problemi, quali inondazioni, siccità e carestia.
Raggiungere questo livello di energia rinnovabile è un compito immenso. Quasi la metà dell’energia generata nell’Unione europea (UE) proviene da combustibili fossili. Nell’UE, l’uso residenziale complessivo rappresenta il 25,4 per cento di tutto il consumo di energia, di cui il 64,7 per cento viene utilizzato per il riscaldamento delle abitazioni. In Italia, il consumo medio annuo di elettricità per una famiglia in ambito residenziale è pari a 2.700 chilowattora (kWh).
Vivere in grande in una casa piccola
“Nel 2018, i criteri utilizzati in edilizia sono assolutamente deleteri per la società”, afferma il cofondatore di Solace House, Bartłomiej Głowacki. “È estremamente difficile gestire designer, costruttori e società in modo sostenibile perché ciò che li governa è il denaro. Maggiore è la quantità di denaro, maggiore è l’influenza che puoi avere sul pianeta. ”
Solace House si impegna a fornire edifici economici e di alta qualità privi di emissioni, a emissioni zero e ad energia positiva. La società, fondata tre anni fa, ha presentato il suo primo prodotto – una casa completa a Varsavia, in Polonia – lo scorso settembre.
Głowacki e il cofondatore Piotr Pokorski si sono incontrati tre anni fa. Pokorski è un architetto e, fin dal 2010, si è dedicato a progettare case modulari ad alta efficienza energetica e ha ottenuto un brevetto per il suo progetto di casa solare passiva.
Głowacki, ex condirettore di Citi, era impegnato in un Master in arte e comunicazione ed era da tempo interessato alla sostenibilità. Il suo team ha vinto un concorso studentesco internazionale contribuendo alla progettazione di un’unità di depurazione dell’acqua alimentata ad energia solare. Ha anche collaborato alla progettazione di Bug Hub, un sistema di micro produzione di energia elettrica a energia solare per l’allevamento di insetti ad uso alimentare e a fini commerciali nell’Africa sub-sahariana.
Per concretizzare il concetto di casa di Pokorski, il primo anno della loro collaborazione è stato incentrato sulle analisi di mercato mirate a verificare la fattibilità commerciale di queste idee. La risposta ha superato tutte le aspettative, con oltre 1.000 richieste in un mese.
Prezzo minuscolo, grande impatto
Una Solace House è davvero piccola, appena 35 metri quadrati, con una superficie abitabile totale di 45 metri quadrati, grazie ad un soppalco. Le dimensioni delle case variano ampiamente in Europa e negli Stati Uniti; secondo l’Office of National Statistics del Regno Unito, la dimensione media delle case vendute è di 63 metri quadrati nei paesi dell’Europa orientale come la Lituania e la Lettonia, 90 nel Regno Unito, 106 in Portogallo, 94 in Italia e ben 245 metri quadrati negli Stati Uniti.
Ogni casa prefabbricata Solace può essere inserita in un unico container per il trasporto e può essere assemblata da tre persone in loco in soli tre giorni. Głowacki afferma che il processo di costruzione è stato semplificato, in modo da richiedere il minor numero possibile di lavori di installazione, come il collegamento dei pannelli solari al contatore della società di servizi pubblici e quello al sistema fognario, rendendola comunque una casa adatta per tutte le stagioni.
Il design massimizza la produzione di energia solare riducendo al minimo la perdita di calore, o il guadagno, attraverso le pareti esterne. Il tetto è ricoperto da pannelli solari. In un tipico clima europeo, Solace House prevede che l’impianto solare possa produrre 6.500 kWh all’anno, di cui circa 6.000 kWh sarebbero utilizzati dagli abitanti, con un guadagno netto di 500.
Il sistema di scambio sul posto (SSP) polacco tiene traccia dell’energia solare prodotta dai proprietari di case durante il giorno e restituisce 0,8 kWh per ogni 1 kWh di surplus a seconda dei fabbisogni della casa, per esempio durante la notte o nei mesi invernali più bui. L’idea è quella di immagazzinare l’energia in eccesso nel corso di un anno tramite il sistema di scambio sul posto polacco e restituirne abbastanza per alimentare la casa tutto l’anno, dopo aver ceduto il 20% di tasse alla rete.
La forma della casa massimizza l’accumulo di energia, grazie ad una impostazione progettuale che enfatizza intenzionalmente le prestazioni dell’edificio piuttosto che l’estetica ideale dei progettisti. “Si tratta di ottenere il maggior volume limitando al massimo la superficie delle pareti e di costruire un tetto con un angolo a 32 gradi in grado di offrire la massima esposizione al sole”, afferma Głowacki.
Materiali intelligenti e sicuri
Il progetto di Pokorski, creato in AutoCAD di Autodesk, combina un isolamento termico altamente efficace, un sistema di riscaldamento e ventilazione con recupero di calore e un nuovo tipo di costruzione modulare che elimina i telai. La mancanza del telaio limita i costi e riduce anche i ponti termici, cioè il trasferimento del calore attraverso una parete isolata tramite un materiale conduttore.
La casa Solace è costituita da pannelli Living in MFP, un tipo di truciolato resistente all’acqua (a differenza del normale truciolato, questo non rilascia formaldeide) fornito da Pfleiderer. Il secondo elemento della costruzione dell’edificio è la schiuma di poliuretano atossico di Lallafom USA, che fornisce il massimo isolamento ed è priva di composti nocivi. Due pareti e il tetto dell’edificio sono ricoperti con Blachprofil 2, un rivestimento modulare in acciaio altamente riciclabile. Le altre pareti esterne sono rivestite di larice siberiano, raccolto responsabilmente dal fornitore di legname polacco DLH.
L’azienda afferma che l’80% dei materiali utilizzati può essere riciclato. E poi c’è il prezzo ridottissimo: poco più di 35.000 euro per l’intero pacchetto, non comprensivo di tinteggiatura degli interni e pavimenti.
La casa di Varsavia è dotata di un sistema energetico intelligente creato da una società di telecomunicazioni, la Orange Polska. Tale sistema è basato su una serie di sensori che permettono agli abitanti di avere un maggiore controllo del consumo energetico. Sebbene non siano inclusi nel pacchetto base, i componenti del sistema impiantistico di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria possono anche essere attivati tramite controlli intelligenti. “La gestione dell’energia e dell’elettricità non richiede alcun dispositivo aggiuntivo”, afferma Głowacki. “L’elemento fondamentale è la connessione del calore all’interno della casa con lo scambio d’aria e i pannelli solari”.
Crescita progressiva
Finora, Solace è stata finanziata principalmente dai suoi cofondatori e da alcune piccole sovvenzioni della Commissione europea, in particolare 50.000 euro dallo Strumento Fase 1 per le PMI (Piccole e Medie Imprese) di Horizon 2020, 20.000 euro dall’iniziativa europea per l’innovazione climatica EIT Climate-KIC e 50.000 euro da una serie di finanziamenti e bandi minori. Inoltre, tanti fornitori di materiali hanno contribuito alla costruzione del prototipo della casa.
L’azienda è ora alla ricerca di un finanziamento di 2,5 milioni di euro da parte della Commissione europea, che permetterebbe di realizzare i processi di fabbrica per la produzione di 15 case al mese. Se il finanziamento non dovesse essere ottenuto, Solace procederà producendo una casa per volta, utilizzando l’acconto ricevuto da ciascun acquirente per costruire una singola casa con processi manuali.
Głowacki prevede un mercato principale formato da persone giovani ed eco-consapevoli che contemplano l’acquisto della loro prima casa. Inoltre, si augura che la casa Solace possa trasformare i suoi proprietari in evangelisti della sostenibilità. “Potrebbero condividere con famiglia ed amici l’orgoglio che si prova ad essere sostenibili”, dice. “Ed avviare il tutto”.
Questo articolo è stato aggiornato. Era originariamente pubblicato il 19 febbraio 2019